CENTRO LASER DERMATOLOGICO DOTT. LASPINA

ARTICOLI

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

11
06.2021

Tra privato e professionale

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

15
02.2021

Detox Time

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

14
12.2020

Il naso perfetto?

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

04
08.2020

Questione di … piedi

E’ il momento delle feste, è il momento di risplendere! Il nostro viso, chiave dello stato di benessere, curato e rivitalizzato vivrà di una nuova luminosità, esaltando la sua bellezza naturale.
Una risposta viene dal trucco: gli illuminanti enfatizzano le zone del viso già naturalmente illuminate e valorizzano quelle più in ombra.

Ma il vero segreto è avere di base già una pelle curata e radiosa.
Il Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo, racconta ai lettori di Ora qualche prezioso segreto.


Quali i trattamenti per una pelle luminosa last minute?
Il Dermaroller permette l’applicazione di prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico, aminoacidi e vitamine. I peeling soft servono ad illuminare la pelle per un lieve effetto esfoliante.
Poi ci sono le radiofrequenze, un piacevole massaggio per la contrazione delle fibre di collagene per un effetto termico. Una sorta di lifting immediato!
Poi ci sono anche le iniezioni di biorivitalizzanti per il miglioramento dell’elasticità. Idratazione e tonicità. E la tossina botulinica ed acido ialuronico per un viso liftato e rilassato.


E se invece abbiamo il tempo di programmare in anticipo?
Suggerisco la radiofrequenza frazionata e a microaghi: migliora la tonicità dei tessuti a lungo tempo. In breve migliora la texture cutanea e la luminosità.
A ognuno la sua luce e avanti con bagliori e luccichii.

Articolo di Veronica Balutto
Per Ora magazine

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

11
06.2021

Tra privato e professionale

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

15
02.2021

Detox Time

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

14
12.2020

Il naso perfetto?

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

04
08.2020

Questione di … piedi

Intervista alla Dott.ssa Mariarosaria Valente

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della medicina e nutrizione, la dottoressa Mariarosaria Valente, che fornisce ai lettori di Mia Magazine qualche prezioso consiglio per uno stile di vita sano e bilanciato.

Potremmo definirla una professionista “multitasking”: Mariarosaria Valente è medico chirurgo, con specializzazione in Anestesia e Rianimazione ed in Neurologia e con numerosi interessi. Da qualche anno ha iniziato ad approfondire il mondo dell’alimentazione, al fine di utilizzare la nutrizione come supporto ai farmaci in alcune malattie neurologiche.


1) Parliamo della sua preparazione e di come è arrivata ad abbracciare la nutrizione, sua grande passione.

Ho lavorato come rianimatrice presso la terapia intensiva del Policlinico Gemelli (Università Cattolica del S. Cuore) per circa 10 anni. Sono specialista in Neurologia, ed attualmente lavoro presso la Clinica Neurologica dell’Università di Udine (Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale), in qualità di professore associato.

Come filosofia di vita, credo che nutrirsi nel modo corretto faccia la differenza per ciascuno di noi. Nel mio percorso personale, ho sempre cercato di controllare il peso e di non lasciarmi mai andare: la vita è una continua sfida e l’agguato di qualche kg in più è sempre alle porte, specialmente per chi, come me, ha avuto più di una gravidanza (5 figli, NdR). Qualche anno fa rimasi molto colpita, durante un congresso scientifico, dalla possibile applicazione della dieta chetogenica in alcune patologie neurologiche, in particolare nell’epilessia farmacoresistente.

La dieta chetogenica è una dieta che, a fronte di un apporto proteico normale, sfrutta a scopo energetico i grassi al posto degli zuccheri, favorendo la produzione di corpi chetonici che sono gli stessi che produciamo nel digiuno. I corpi chetonici svolgono numerose azioni,
in particolare quella antinfiammatoria ma anche di attivazione metabolica e di rinnovo strutturale delle cellule. Nella pratica clinica, in collaborazione con due biologhe nutrizioniste, la stiamo attualmente proponendo nella terapia dell’emicrania e per il trattamento della fatica nella Sclerosi
multipla. Va detto però che un regime dietetico chetogenico deve essere seguito per un periodo limitato e sotto stretto controllo dello specialista.

A parte la dieta chetogenica e le sue possibili applicazioni terapeutiche, credo fermamente che tutti i farmaci, di cui oggi ampiamente disponiamo, vadano supportati da una corretta alimentazione e da un corretto stile di vita per funzionare al meglio. In particolare i farmaci dovrebbero essere utilizzati per combattere le malattie e non per correggere le conseguenze di uno stile di vita errato. Questo potrebbe farci cadere in un deleterio circolo
vizioso.


2) Mangiare bene per uno stile di vita sano. Quali, vista la sua esperienza, i consigli da seguire?

Credo che ciascun alimento, se assunto in quantità adeguate e senza alterazioni, possa essere buono. E con questo intendo alimenti naturali, cucinati in maniera semplice e conditi quel poco che serve a non ledere le caratteristiche originali dell’alimento stesso. In generale dovremmo sempre optare per alimenti freschi, genuini e poco artefatti.
Prevalentemente crudi o poco cotti.


3) Che cosa significa avere una buona alimentazione antiinfiammatoria?

Gli sbagli più comuni sono quelli legati all’associazione non corretta dei cibi: anche unire più tipi di proteine è sbagliato; nell’intestino ogni alimento segue una via di assorbimento diversa ed ogni processo addizionale lo affatica inutilmente.

4) Scendendo nel pratico, facciamo qualche esempio. Ci sono cibi che si possono evitare per migliorare psoriasi, dermatiti e malattie della pelle?

Per favorire un benessere generale dell’organismo è buona norma mangiare a basso indice glicemico, cercando di mantenere un tenore di calma insulinica. Più che evitare completamente i carboidrati è importante ad esempio combinare bene gli alimenti, mangiare con pochissimo zucchero e poco sale. Un esempio pratico? Non mangiare da solo il riso ma abbinarlo sempre alle verdure per abbassarne l’indice glicemico.
Evitare gli insaccati soprattutto perché sono alimenti processati, consumare la carne rossa con estrema moderazione e ridurre il glutine. La riduzione drastica del glutine aiuterà anche i soggetti afflitti da problemi di pelle. La dermobiotica si occupa del supporto che può essere dato alla cura delle malattie della pelle intervenendo sulla salute del microbiota intestinale attraverso anche un corretta alimentazione. Non è casuale che l’acne venga
anche chiamata il diabete della pelle. Quale migliore esempio di connessione?)


5) Diamo un consiglio alle lettrici sempre in lotta con la tiroide: possiamo cercare di farla funzionare al meglio con l’alimentazione?

Generalmente viene consigliato di eliminare la soia per chi soffre di patologie legate alla tiroide. Il problema, a mio parere, non è la soia in sé, ma sono tutte le sostanze nocive che ingeriamo con la soia OGM tutti i giorni. I Giapponesi, ad esempio, mangiano molta soia, ma le loro coltivazioni sono più naturali ed i fitoestrogeni contenuti nei loro prodotti hanno mostrato di svolgere una funzione protettiva nei confronti di alcuni tumori. Un altro aspetto da sfatare è il mito del sale iodato. Bisogna considerare che il sale che utilizziamo è spesso processato e che il sale marino viene estratto da un mare inquinato. Il salgemma (tipo il sale dell’Himalaya od altri) è sicuramente meno artefatto. È raccomandabile comunque abituarsi a mangiare senza sale.


6) Un consiglio alimentare per il settore maschile?

Per il gonfiore addominale, che spesso affligge la popolazione maschile, un consiglio valido può essere quello di porre attenzione alla regolarità ed alla salute dell’intestino. Il gonfiore addominale spesso è indice di disbiosi. Il nostro intestino è una nicchia ecologica ed è popolato da numerosi microrganismi che ne assicurano un corretto funzionamento (eubiosi). L’equilibrio tra microrganismi amici e microrganismi patogeni è una condizione che va mantenuta con un’alimentazione corretta ed una pulizia adeguata. In caso di disbiosi persistente, è consigliabile rivolgersi ad uno specialista della nutrizione.


7) Qual è, nella sua visione, il regime alimentare più valido?

Non credo che, in linea generale, ci sia un regime alimentare più valido di un altro, se non nelle specificità precedentemente accennate. Sarebbe importante che ciascuno acquisisse principi nutrizionali da portare con sé come bagaglio culturale fin da bambini, per tutta la vita. Manca una cultura educativa in tal senso!


8) Se dovessimo trovare il giusto compromesso tra “regime dietetico” e “libertà”, nell’ottica del vivere bene ed in armonia con noi stessi, pensa sia possibile raggiungere questo equilibrio? Se si in che modo?

Per il nostro modo di vivere occidentale, il fine settimana è sempre il momento più pericoloso e delicato per il regime alimentare. Un consiglio molto generale è quello di essere rigorosi dal lunedì al venerdì, per poi concedersi un po’ più di libertà (una volta sola a pranzo o a cena) durante il weekend. Personalmente, la domenica sera non ceno mai:
bevo soltanto una tisana. Un piccolo periodo di digiuno ripulisce ed aiuta ad affrontare la settimana con più energia.

9) Entriamo nel suo quotidiano: come si mangia in casa Valente?

I miei tre figli maschi sono completamente vegetariani per scelta etica. Sono tutti ragazzi sani e sportivi che non hanno mai risentito la privazione di carne o pesce. Io, invece, sono onnivora e mangio molto pesce, uova, legumi e formaggi poveri di lattosio, stando molto attenta alla qualità ed alla provenienza delle materie prime.


10) Una ricetta per una colazione appetitosa e salutista?

La colazione è un pasto importantissimo che deve essere sempre bilanciato tra carboidrati, proteine e grassi. È una scelta un po’ sartoriale… ognuno deve cucirsi addosso la composizione che preferisce che non necessariamente deve essere abbondante. Un esempio? Uno yogurt o del latte vegetale (non di soia né di riso) senza zuccheri con cereali privi di glutine, un po’ di cioccolato fondente e un po’ di frutta oleosa, importante perché contiene proteine e sali minerali. Un frutto fresco a metà mattina


11) E un pranzo?

Anche il pranzo deve essere bilanciato, la raccomandazione è sempre quella di mangiare un’insalata condita con olio e limone, senza aceto né sale, prima del secondo piatto.
Questo permette di “foderare” lo stomaco, induce sazietà, legata anche al tempo che impieghiamo a masticarla, ed aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei carboidrati che eventualmente volessimo assumere poi, prima delle proteine.


12) Decalogo consigli: buone norme di alimentazione.

Si tratta di tornare a valorizzare quello che, nel Medio Evo, era per Hildegard von Bingen il principio della “Subtilitas”, ossia il ritorno all’essenza delle cose.
Pensando a 10 fondamenti o buone norme, le riassumerei cosi:
1) Prediligere un’alimentazione semplice
2) Cucinare in modo elementare e leggero.
3) Mangiare cibi freschi, crudi o cotti, ma conditi al minimo per gustarne i sapori originari
4) Mangiare con moderazione
5) Mangiare lentamente (non mangiare mai in piedi, né camminando)
6) Bere al minimo durante i pasti
7) Idratarsi lontano dai pasti
8) Mangiare ogni giorno frutta e verdura crude (i vegetali sono ricchi di clorofilla che
rappresenta una sferzata di energia per i nostri organi e per il cervello).
9) Distribuire i pasti proteici durante la settimana tra pesce (3 porzioni) uova (4-5 uova), legumi, carne bianca, formaggi stagionati (privi di lattosio), ridurre al minimo le carne rossa, evitare gli insaccati
10) Condurre uno stile di vita sano ed equilibrato, controllando l’alimentazione, favorendo il movimento, curando al massimo il rispetto del ritmo sonno veglia.

Intervista per Mia Magazine alla Dott.ssa Mariarosaria Valente
Di Veronica Balutto

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

11
06.2021

Tra privato e professionale

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

15
02.2021

Detox Time

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

14
12.2020

Il naso perfetto?

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

04
08.2020

Questione di … piedi

La domanda è sempre la stessa…dopo gli ozi e gli svaghi estivi come è possibile rimettersi in forma senza rinunciare a troppo e tutto insieme? Da dove possiamo cominciare?

Ora ha chiesto consiglio e anche aiuto al Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia.


“Porsi qualche obiettivo che sia facilmente raggiungibile in breve è sicuramente il primo passo: poi bisogna avere pazienza perché per perseguire qualsiasi risultato che sia duraturo, ci vuole tempo,
costanza e fiducia nel metodo e in noi stessi” – raccomanda il dottore.

Un regime alimentare bilanciato, insieme a movimento sono i primi ingredienti di una giusta ricetta per contrastare i fastidiosi inestetismi da più fronti: poi la medicina estetica arriva in aiuto con molte possibilità di trattamenti che si possono fare in questo periodo e che non sono invasivi.

“Per trattare le fastidiose adiposità localizzate che tutti mal sopportiamo, si può intervenire con la Mesoterapia che è un trattamento medico che consiste nell’ applicazione di sostanze drenanti lipolitiche e bioristrutturanti a livello dermico nelle zone interessate mediante piccolissimi aghi.
La carbossiterapia, invece, consiste in iniezioni di anidride carbonica: migliora le condizioni di microcircolo nelle aree affette da cellulite oltre che avere un effetto di tipo lipolitico e biorivitalizzante”.


E se poi l’esigenza è quella di migliorare il tono cutaneo?

“si possono fare anche Iniezioni di acido ialuronico, amminoacidi e acido polilattico per la ristrutturazione dei tessuti per migliorare tono e
rilassamento cutaneo” precisa il Dott. Laspina.


Molti i trattamenti che, a seconda dell’esigenza vengono cuciti sartorialmente su ogni corpo ed esigenza. Ad ognuno la sua strada, sempre affiancata dal consiglio del professionista!

Articolo di Veronica Balluto per Ora

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

11
06.2021

Tra privato e professionale

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

15
02.2021

Detox Time

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

14
12.2020

Il naso perfetto?

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

04
08.2020

Questione di … piedi

E’ settembre, tempo di buoni intenti e propositi! Ed eccoci pronti con la remise en forme per il nostro corpo maltrattato tra esposizione solare, aperitivi al mare e…perché no…qualche dolce di troppo che è scappato tra un pranzo, un aperitivo ed una cena!

Ma da dove possiamo cominciare?

Il primo passo è sicuramente quello di porsi degli obiettivi
raggiungibili e cominciare subito ad attuarli: per vedere i risultati serve tempo e fiducia! In questo periodo dell’anno i trattamenti maggiormente richiesti sono volti al trattamento della cellulite, delle adiposità localizzate e della lassità cutanea. Problemi comuni, insomma, perché ognuno di noi
rientra in questa o quella categoria: non necessariamente siamo più o meno grasse o in forma, ma vero è che possiamo sempre migliorare noi stessi ed il nostro modo di essere.


Come possiamo migliorare l’aspetto della nostra pelle?
“Contrastando gli inestetismi su più fronti: drenando i liquidi, stimolando la lipolisi, migliorando il tono ed il rilassamento cutaneo.” Racconta il Dott. Sebastian Laspina, Medico Chirurgo Specializzato in Dermatologia. – Certamente l’approccio in and out è quello che funziona meglio”.


Ma di che cosa si tratta nello specifico?

“Per rimettere in forma il corpo dopo qualsiasi stagione di
eccessi, serve una strategia integrata che combini un intervento mirato e combinato“ dentro e fuori”.
Quindi non basta iniziare a fare movimento: fondamentale è non trascurare i fattori detox ed idratazione dall’interno. L’equilibrio dell’organismo è infatti spesso alterato dall’accumulo di tossine e stress ossidativo, primo fattore da eliminare per la buona riuscita dei propri obiettivi. Per l’esterno
invece ci sono diverse discipline efficaci per ricercare la forma, tra queste le varie ricette di High Intensity Interval Training: per ogni fisico la giusta risposta!


Ma quale il vero equilibrio tra interno ed esterno e come raggiungerlo?

“L’ approccio “dall’interno” avviene assumendo prodotti detossificanti e drenanti: una nuova frontiera è la liposcultura alimentare: si tratta di strategie alimentari per eliminare le adiposità localizzate grazie ad
integrazione di aminoacidi particolari e specifica alimentazione. Il tutto associato a trattamenti localizzati sulle zone affette grazie all’applicazione di prodotti locali principalmente a base di caffeina pura, alghe brune e flavonoidi per migliorare l’intestetismo, porta a risultati sorprendenti”
conclude il Dott. Laspina.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

11
06.2021

Tra privato e professionale

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

15
02.2021

Detox Time

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

14
12.2020

Il naso perfetto?

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

04
08.2020

Questione di … piedi

Oggi andiamo a conoscere il Dott. Laspina , medico piuttosto conosciuto a Udine e in Friuli.
Viale Del Ledra 19: un elegante edificio del centro, al campanello una targhetta con Centro Medico Laspina, mi colpisce la discrezione dell’ingresso, suono ed entro. Niente mi fa sospettare l’eleganza e la ricercatezza della reception dove vengo accolta. Una segretaria sorridente mi accompagna in ascensore fino al piano superiore. L’impressione è di entrare in uno spazio ovattato e accogliente dove la ricercatezza e l’avanguardia sono dosate con sobrietà in uno sfondo con il contrasto del nero e bianco.
Il dottor Laspina mi accoglie nel suo studio, come il resto della Clinica ricercato, accogliente ed essenziale al tempo stesso, ha il volto un po’ tirato di chi ha avuto una giornata impegnativa. Capelli un po’ lunghi, occhi chiari, una bella presenza. Il tono di voce è cordiale, lo sguardo intenso e deciso.
Mi presento, e il mio interlocutore a sua volta si definisce: “Sono il dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico.”

Giornata impegnativa?
Con un sorriso un po’ stando, un po’ rilassato: “Certo, lo sono quasi sempre… ma faccio quello che mi diverte..”

Si considera una persona realizzata?
Beh, se “realizzato” significa fare quello che piace e farlo con passione, direi di sì.

Com’è iniziato il suo percorso?
Da giovane ero bravo nel disegno, a breve capii che quello era il mio talento, una capacita’ innata nell’uso delle mani, un innato senso delle proporzioni che dava armonia a quello che creavo. Inizialmente pensai all’architettura, ma l’esempio di mio padre, la sua dedizione e passione alla medicina erano radicati in me più di quanto pensassi, tant’è che mi iscrissi a medicina. La dermatologia e la medicina e chirurgia estetica erano la possibilità di concentrare tutto quello che mi appassionava. Durante la specialità ho avuto la fortuna di incontrare il mio Prof., il Prof. Patrone, ancora adesso penso a lui con affetto e siamo rimasti in contatto. E’ stato importante nella mia formazione di Specialista dermatologo ma anche nella mia maturità come persona: un clinico eccezionale e una modestia ineguagliabile. Devo dire che malgrado lavorassi tantissimo lo ricordo come un periodo di spensieratezza e divertimento, nottate con gli amici e talvolta in clinica solo dopo una doccia, ma a quell’epoca non mi pesava. In clinica ebbi anche l’opportunità di partecipare di frequente anche come Relatore ad importanti congressi nazionali ed internazionali. Ancora ricordo il mio primo congresso nazionale, come relatori gli specialisti più importanti della dermatologia italiana, e la sera per un disguido sulle assegnazioni dei posti io, specializzando al primo anno, finii a tavola con gli accademici più titolati del tempo. La conversazione si concentrò esclusivamente su sottigliezze dermatologiche che faticavo a seguire preoccupato che qualcuno chiedesse il mio parere, confesso che non mangiai un granché! Parlare ad un congresso davanti a centinaia di colleghi, molti dei quali di consolidata fama ed esperienza può essere un evento che non ti fa dormire la notte, ma feci tesoro di quelle esperienze e scoprii che più arrivavo preparato e sicuro di me più ero calmo e, tuttora, quando mi ritrovo a parlare di fronte a platee piuttosto nutrite, mi sento a mio agio e riesco a catturare l’interesse di chi mi ascolta.

Se dovesse dire un altro ingrediente per la sua posizione magica oltre a talento e impegno?
Indubbiamente la passione per quello che faccio; direi una passione per la pelle! – E sorride un po’ per il gioco di parole..- Amo tutto del mio lavoro, la dermatologia in quanto tale, l’aspetto più estetico, la chirurgia e, in maniera altrettanto importante, il rapporto che si instaura con il paziente, con le persone. La passione era così forte che nel mio tempo libero frequentavo l’ambulatorio del Prof. Parodi, un solido e stimato Chirurgo Plastico che mi ha introdotto ai segreti della medicina estetica e dei laser, e devo dire che, osservando, ho imparato tantissimo, ho ampliato e consolidato enormemente le mie conoscenze. Siamo ancora in ottimi rapporti, una persona di squisita eleganza di modi e d’animo.

Dopo la specializzazione che cosa avviene?
Apro un piccolo ambulatorio tutto mio a Pradamano, grande non più di questa stanza, sono dermatologo ma anche infermiere, segretario, in pratico faccio tutto da solo.
E quante volte mi metto in macchina per attraversare mezzo Friuli e fare un’unica visita di poliambulatori con i quali collaboro! Ma quando i pazienti tornano contenti per il buon esito delle terapie e accompagnano i loro parenti o mi consigliano ai loro amici, quello che provo non è semplice gratificazione, ma soddisfazione, genuina contentezza.

E quindi?
Quindi in poco tempo mi trovo a lavorare presso altri ambulatori a Ronchi, Trieste, Portogruaro, Latisana, Maniago.
Nello stesso periodo ottengo un Dottorato di Ricerca presso la Clinica Dermatologica Universitaria, tre anni di studio intenso che mi permettono di fare esperienza, di consolidare ed ampliare le mie conoscenze dermatologiche.

A questo punto come procede la sua formazione?
Conseguito il dottorato, decido di approfondire un aspetto del mio lavoro che mi ha sempre appassionato e intraprendo un master di Chirurgia Estetica. Consideri che il corso si teneva a 5 ore di strada, quindi partivo alle 4 del mattino e tornavo indietro alla fine della sala operatoria in tarda nottata!

E ora mi racconti un po’ della sua passione nella passione: la tecnologia laser.
I laser hanno segnato un cambiamento epocale nella storia della medicina in generale, della dermatologia e dell’estetica nello specifico! Già in Specialità avevo intuito che il futuro della medicina erano trattamenti e terapie sempre meno invasivi. Si figuri che i primi tempi ho conosciuto colleghi che avevano rimosso tatuaggi con la chirurgia perché in effetti non c’erano alternative. Prima dell’avvento dei laser se la pelle era segnata da smagliature, cicatrici, ustioni non c’erano trattamenti veramente efficaci, o comunque, se qualcosa c’era, era per pochissimi, sia per i costi che, appunto, per l’invasività delle tecniche impiegate.
Il mio primo laser lo acquistai nel 2001, un laser vascolare portatile della bellezza di 30 kg che ho scarrozzato in giro per il Friuli. E in effetti era un ottimo laser, ce l’ho ancora, l’ho tenuto per ricordo!
Qualche anno dopo venni contattato da un collega, il dottor Zerbinati, una delle massime autorità nazionali ed internazionali nel campo dei laser e mi ritrovai a lavorare con lui. Una mente tra le più acute, con una personalità istrionica. Gli devo tantissimo perché insieme a lui ho sperimentato tecniche e conoscenze laser che all’epoca non erano ancora scritte! Un vero pioniere della scienza laser con una generosità assoluta nel condividere senza riserve, con me e gli altri collaboratori, le sue conoscenze. Da allora la tecnologia laser non si è mai fermata e nemmeno io!

Come si fa a stare al passo con i tempi?
Bisogna correre sempre, tenersi aggiornati implica studio costante della letteratura scientifica, confronti con chi, come me, si occupa di queste tecnologie, congressi e corsi internazionali, praticamente un’occupazione a tempo pieno!

Lei fa belle le donne, perché?
Mah, guardi non è propriamente questo il mio intento. Per me sono prima di tutto persone, donne con una storia che cerco di leggere nei segni del loro volto ed è da lì che voglio partire per individuare i punti chiave per far ritornare armonico il loro volto. Il loro sguardo, il loro “wow” quando si guardano dopo il mio trattamento fa star bene loro e me. Per me la bellezza è prima di tutto armonia, un aspetto esteriore che riflette un equilibrio interno.

Si è mai trovato a dire no alle richieste estetiche di una paziente?
Si, alcune volte mi è capitato. Quello che intraprendo con le pazienti è un percorso, mi metto nei panni dell’altra persona e cerco di farle ottenere ciò che desidera ma ho una mia etica e un mio approccio e se non sono convinto di ciò che mi viene richiesto e non si trova un compromesso, beh in quel caso posso dire di no.

Ed ora una elegante e avanguardistica Clinica Laser! Ho notato uno staff interamente al femminile o sbaglio? Questo essere attorniato principalmente da donne è una scelta?
Beh con le pazienti è una scelta un po’ obbligata anche se il mondo maschile è sempre più attirato dall’estetica. Per quel che riguarda le mie fidate collaboratrici, alcuni sono rapporti quasi ventennali, amicizie consolidate, persone molto diverse tra loro ma brave persone delle quali ho fiducia. E in effetti ho scelto di lavorare con donne. Penso dipenda dal fatto che mi affascina il loro modo di pensare così diverso dal mio, le trovo stimolanti intellettualmente, interessanti. Cristina, la mia compagna, che mi conosce molto bene, ritine invece che sia il mio modo di sentirmi al centro dell’attenzione, e forse ha un po’ ragione..

La sua vita privata com’è?
Ho sempre desiderato avere una famiglia, dei figli. Nel 2006 conosco Cristina, la mia attuale compagna e madre delle mie due figlie. Ne rimango colpito fin da subito per la bellezza e le doti caratteriali.
Abbiamo incredibili affinità ma anche profonde diversità. Mi affascina perché è la quintessenza della femminilità: un carattere caleidoscopico, molteplici piani di lettura e io amo le sfide.. – e con una risata stempera un po’ la confidenza fatta..-

Come è riuscito a conciliare la vita familiare con degli impegni lavorativi così pressanti?
Molto del merito va proprio a Cristina, mi è strada di supporto, mi incoraggiava a investire in quello che credevo. I primi tempi poteva sembrare un azzardo pensare di sviluppare in Friuli un mondo praticamente inesistente come quello della tecnologia laser. Era un importante investimento economico ma anche emotivo. abbiamo fatto grossi sacrifici perché io potessi dedicarmi a tutto questo. Spesso ero costretto a lavorare anche il sabato e la domenica. La mia compagna ha un importante ruolo di responsabilità in una prestigiosa azienda bancaria ma, nel tempo libero, l’impegno delle bambine era quasi interamente sulle sue spalle. Malgrado questo, al io ritorno, potevo sempre contare sull’atmosfera confortante della mia famiglia.

Come è cambiata la sua vita e come è cambiato lei negli ultimi cinque anni, da quando ha realizzato il suo sogno di avere una clinica?
Beh, per certi aspetti è rilassante svegliarsi la mattina e sapere che in 10 minuti sarò nel mio studio, è appagante aver realizzato ciò che per tanto tempo è stato solo nei miei pensieri, nei miei progetti. I primi tempi ero così sollevato, era così liberatorio essere arrivato al traguardo, che a fine giornata è capitato di mettere la musica al massimo e cantare a squarciagola sulle note di “Questo piccolo grande amore”!! Le mie collaboratrici ancora se lo ricordano! Poi nel tempo molto di questa leggerezza si è persa, mandare avanti una struttura complessa come questa richiede notevoli sforzi e tempo!

E nel suo tempo libero?
Mi piacciono molto gli sport come allenamento ma anche come modo per staccare dal quotidiano, scaricare lo stress. D’inverno, trascorrere qualche ora sulle piste da sci, mi da’ un grande senso di libertà. Il resto dell’anno mi tengo in forma con il tennis e il nuoto. Ho anche un personal trainer che mi segue qualche ora la settimana compatibilmente con i miei impegni, ma devo ammettere che lo sport che mi diverte e mi appassiona di più è sicuramente il calcetto con la mia squadra “I Dimessi”.
E poi amo viaggiare! Guidare mi rilassa e tra i miei ricordi di viaggio preferiti ci sono il nord della Francia e la Spagna.

Come pensa la vedano gli altri o cosa vorrebbe che gli altri pensassero di lei?
Mah, in realtà credo che le due definizioni coincidano: io penso di essere una brava persona, una persona perbene e spero che anche gli altri lo percepiscano.

Usa di frequente i termini ” brava persona”, “persona perbene”, una definizione dal sapore un po’ retro’ per un professionista proiettato nel futuro come lei. Ci da uno spiraglio su un attaccamento a valori intramontabili. Chi è per lei una brava persona?
Quando fai ciò che puoi al meglio, con onestà, mantenere la parola data questi aspetti fanno una persona perbene. Ho origini siciliane, per me la parola data vale più di una firma.

Quale pensa sia il futuro della medicina e della dermatologia?
Le parole chiave del futuro sono prevenzione, tecnologia e genetica e, secondo me, lo saranno in qualsiasi ambito medico: patologico ed estetico. E’ in questo che si devono concentrare gli sforzi della scienza e della ricerca!

Come si vede invece lei tra 10 anni?
Mi vedo a lavorare come adesso, con passione, magari con un po’ più tempo libero da dedicare agli affetti e perché no, anche a me stesso! Spero di poter lasciare un giorno tutto quello che ho costruito a una persona che stimo, mi piacerebbe potessero essere le mie figlie ma questo è ancora troppo presto per dirlo! Per ora cerco di trasmettere loro l’importanza di impegnarsi al massimo in ciò che si fa.

Se dovesse dare un consiglio ad un giovane collega che cosa consiglierebbe?
L’importanza di fare la gavetta, quando si è giovani talvolta ci si lascia abbagliare dal tutto e subito ma le scorciatoie non esistono! E fare tata esperienza anche all’estero. Durante l’iter formativo ho studiato in Spagna, in Francia, in Germania e la considero una esperienza formativa rilevante nel mio curriculum. Ti mette alla prova. In un certo senso sei solo in un paese del quale non parli benissimo la lingua, con le persone che hanno cultura e abitudini diverse, apre la mente. Avrei desiderato anche un’esperienza oltreoceano ma le contingenze della vita non me l’hanno permesso..

Una qualità e un difetto?
Una qualità che mi riconosco è indubbiamente la determinazione, mi aiuta a provare a realizzare i miei obiettivi. Per i difetti sono un po’… – e sorride con aria simpatica- proprio poco, permaloso!

Una qualità che vorrebbe avere?
Essere intonato! Adoro cantare ma devo ammettere di essere stonato come una campana.

L’atmosfera è rilassata, la chiacchierata volge al termine, sono le otto e, per il dottor Laspina, è ora di tornare a casa.
Ho un’ultima domanda da porgli.

Cosa ne pensa del momento storico che stiamo vivendo?
-Assume un’aria profonda che non gli avevo ancora visto –
Sono stato segnato personalmente da questa malattia, non molto tempo fa ho perso mio padre contagiato da questo devastante e dilagante virus. Penso che questa emergenza sanitaria sia da non sottovalutare, penso che ognuno debba fare tutto ciò che può per arrestarne la diffusione, anche se comporta grossi sacrifici. D’altro canto io sono un ottimista e quindi confido nella scienza per un miglioramento della situazione. Inoltre penso che ogni avvenimento, anche il più difficile, possa avere dei risvolti positivi; per me è stata la possibilità, all’inizio un po’ forzata, ora apprezzata, di starmene più a casa a godermi la mia famiglia e, come per me, penso che per molte persone sia stata un’occasione per riscoprire valori dimenticati come il trascorrere il tempo con i propri affetti.

Intervista al Dott. Sebastian Laspina
per Mia Magazine, n.24, anno 2021

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
  • MICROBOTOX per cancellare la microrugosità
  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
  • MICROBOTOX per cancellare la microrugosità
  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
  • MICROBOTOX per cancellare la microrugosità
  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
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  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
11
06.2021

Tra privato e professionale

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
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09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

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  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
15
02.2021

Detox Time

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
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  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
14
12.2020

Il naso perfetto?

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
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  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
  • MICROBOTOX per cancellare la microrugosità
  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
04
08.2020

Questione di … piedi

Le labbra meritano attenzione e cura, specie quando iniziano a sommarsi gli anni, l’esposizione solare e le contrazioni dei muscoli del viso.

L’invecchiamento delle labbra è dovuto a:

  • derma più sottile rispetto ad altre parti del viso,
  • assenza di ghiandole sebacee,
  • ridotta quantità di melanina,
  • progressiva perdita di tonicità,
  • stile di vita.In realtà, a subire più danni è il labbro superiore, quello inferiore sembrerebbe mostrare più resistenza.

I TRATTAMENTI più indicati per le labbra?

  • FILLER a base di acido ialuronico leggeri, poco densi e dosati per mantenere l’effetto simmetria e una buona idratazione delle labbra
  • LIPOFILLING una tecnica di riempimento e ringiovanimento autologa
  • FILI DI TRAZIONE E BIOSTIMOLAZIONE, che insieme ai filler, agiscono con buoni effetti sulle rughe della marionetta
  • BOTOX per lenire le rughe a codice a barra e rilassare i muscoli
  • MICROBOTOX per cancellare la microrugosità
  • SKINBOOSTER per iperstimolare il ringiovanimento
  • PEELING CHIMICI per il turnover cellulare
  • LASER nel caso di rughe piuttosto accentuate (zona periorale)
21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

11
06.2021

Tra privato e professionale

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

15
02.2021

Detox Time

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

14
12.2020

Il naso perfetto?

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

04
08.2020

Questione di … piedi

Le giornate passate a casa, il poco movimento e le tante gratificazioni culinarie hanno appesantito corpo e mente. Come continuare l’anno appena iniziato proseguendo con i buoni propositi? Non nascondiamoci dietro alla pigrizia: è tempo di prenderci cura di noi e del nostro corpo. Gli eccessi
alimentari delle feste appena trascorse, un po’ più reclusi, quindi forse anche più attaccati al frigo, la ripresa dei ritmi lavorativi, sembrano essere ostacoli. L’importante è non perdere la buona volontà per depurare l’organismo e ritrovare la forma fisica.
Diamoci degli obiettivi, anche solo per qualche giorno alla settimana per lasciare respirare l’organismo per disintossicarsi e ritrovare l’equilibrio anche a tavola.
Depurazione fa rima con idratazione. Bere molta acqua è il primo passo per disintossicarsi e gli effetti sono immediati. Tra i benefici noterete come la pancia si sgonfi, i tessuti si tonifichino e la diuresi diventi molto più regolare. Si consigliano due litri di acqua al giorno: per cambiare “gusto” è
possibile aromatizzare l’acqua con succo di limone, foglie di menta o fette di cetriolo. Vietatissimo lo zucchero. Le verdure a foglia verde, che proliferano in questo periodo sono alleate del detox in quanto ricche di fibre, vitamine e sostanze antiossidanti che aiutano a drenare e ad espellere le tossine in eccesso. È anche il momento per fare il pieno di vitamina C per potenziare il sistema immunitario: l’inverno è la stagione migliore per gli agrumi. Cosa aspettate a fare il pieno di arance, mandarini, kiwi, limoni e pompelmi? Consumarli, soprattutto al mattino, vi farà sentire energici e
idratati. Mangiate, spremete o aromatizzate le vostre bevande con il succo acidulo e zuccherino del vostro agrume preferito, il vostro organismo vi ringrazierà. Il focus del detox, oltre alla depurazione sarà eliminare il grasso in eccesso: quindi bando a dolciumi, merendine, bibite gassate e tutte le altre fonti (anche le più insospettabili) dell’ingrediente più dolce. Non solo zucchero: il divieto si estende anche a sale, carne rossa e cibi ad alto contenuto di grassi saturi.
Sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva e moderare il consumo di cibi salati, ad esempio, sono piccoli gesti che possono aiutarvi a stare meglio. Qualche consiglio up to date? “ L’estratto di boswellia serrata è un toccasana per la sua attività lenitiva e decogestionante: utile anche nei casi
in cui si presenta l’acne che, spesso, si accentua con l’eccesso di zuccheri e latticini. – sottolinea il dott.Sebastian Laspina, medico chirurgo e dermatologo. – “Alcuni rituali, oltre a regalare un momento di pausa autentica, aiutano il nostro programma detox. Tra questi la spazzolatura della pelle. Da preferire la sera, seguita da un bagno caldo. Si esegue con spazzola a setole morbide, a secco, con movimenti lenti sempre dal basso verso l’alto. I benefici sono molteplici: pelle più liscia morbida e luminosa, rafforza la microcircolazione prevenendo la formazione della cellulite, stimola il drenaggio linfatico . Seguita dal bagno caldo, è un toccasana a livello mentale.”
Da non dimenticare mai l’attività fisica: stimola la circolazione e l’ossigenazione dei tessuti, migliorando i processi metabolici oltre a regolarizzare il ritmo sonno veglia. Pronti per la vostra detox time!

Abbiate fegato e dotatevi di tarassaco Un giusto programma di rimessa in forma permette di purificare e detossinare fornendo la giusta energia per riprendere in pieno le attività quotidiane. Lei Style ha chiesto qualche consiglio detox al dott. Sebastian Laspina, medico Chirurgo specializzato in Dermatologia.
Purificare e detossinare: è questo il momento giusto?
Certamente: una dieta detox è molto utile per tutti: per chi è in sovrappeso, per gli sportivi che vogliono ritrovare la consueta energia, per ridurre i processi di infiammazione cronica correlati all’alimentazione sbagliata rallentando anche l’invecchiamento tissutale.
Come possiamo aiutare il nostro corpo a detossinarsi?
L’organo più importante per l’eliminazione e/o disattivazione delle tossine è il fegato: in periodi di iperalimentazione svolge un lavoro più accentuato. Per agevolarlo è opportuno astenersi dalle bevande alcoliche, puntando su un regime alimentare a basso apporto calorico e basso contenuto di zuccheri, aumentando invece l’apporto di alcuni vegetali come carciofi, cipolla broccoli zucca e porro.
E la pelle?
Anche la pelle è un organo fondamentale per la depurazione: riflette la nostra dieta. In caso di alimentazione scorretta la pelle soffre. Per mantenerla giovane e luminosa è importante bere molta acqua, utile per eliminare le tossine e mantenere la giusta idratazione e consumare cibi ricchi di omega 3, utili per favorire l’elasticità. È fondamentale il consumo di alimenti in grado di rallentare il danneggiamento dei tessuti cutanei. Quindi via libera alle tisane di tè bianco, mandorle e ribes nero, curcuma, cannella che aumentano la sintesi di collagene. Sfruttiamo l’effetto diuretico del tarassaco, le capacità epatoprottetive del cardo mariano, quelle lenitive del rabarbaro come tisane spezzafame o per conciliare il sonno.
Quali i trattamenti che consiglia in questo periodo?
L’omeomesoterapia, mediante l’uso di sottilissimi aghi, consente l’ iniezione di una miscela di prodotti omeopatici al fine di regolare e drenare l’eccesso di ritenzione idrica curata dalla cattiva alimentazione. A questi trattamenti si possono associare delle sedute di carbossiterapia che favoriscono la microcircolazione e migliora l’ossigenazione dei tessuti. Nel caso in cui ci siano già dei segni di cedimento cutaneo a queste procedure si possono associare dei trattamenti per il compattamento dei tessuti (a radiofrequenza o laser assistiti). Per i depositi localizzati di grasso è
possibile sottoporsi a trattamenti ambulatoriali, non invasivi, con ottimi risultati.
Per migliorare il trofismo cutaneo e stimolare la sintesi di collagene è possibile sottoporsi a sedute di biomodulazione cutanea laser assistito. Inoltre, è consigliabile avviare una terapia adeguata a tutti i disturbi di tipo dermatologico (acne, rosacea) comparsi o peggiorati in questo periodo in
modo da ridurre al massimo l’incidenza di sequele cutanee come le macchie post infiammatorie o le cicatrici.

Articolo di Veronica Balluto per Lei Style

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

11
06.2021

Tra privato e professionale

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

15
02.2021

Detox Time

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

14
12.2020

Il naso perfetto?

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

04
08.2020

Questione di … piedi

Naso aquilino, a becco di pappagallo, asimmetrico, alla francese, a patata, largo, piccolo, camuso, greco, gobbuto, grazioso, rotto…perfetto.


Perfetto?
Al di là degli studi scientifici sulle proporzioni ideali, nella realtà è preferibile parlare di naso adatto al volto e alla personalità. Possiamo riconoscere infatti che nasi importanti, talvolta asimmetrici, semplicemente grandi, possono rendere interessanti i volti che li portano e di frequente hanno caratterizzato e fatto il successo di personaggi famosi.
Talvolta invece un naso pur con un piccolo inestetismo ma vissuto come brutto e “ingombrante “ può rendere insicuri e schivi compromettendo l’autostima e la socialità della persona.
C’è da aggiungere che anche la recente moda dei selfie, mettendo in risalto il proprio ritratto condiviso sui social con una notevole frequenza, ha determinato un incremento quasi ossessivo dell’attenzione alla propria immagine.
Fino a non molto tempo fa per migliorare l’aspetto del proprio profilo era necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico: la rinoplastica.
Al momento attuale si sta affermando con sempre maggior diffusione una tecnica alternativa, non chirurgica di rimodellamento estetico del naso: il rinofiller. Un trattamento di medicina estetica ambulatoriale condotto in anestesia locale, che non prevede alcuna degenza.
Questa metodica prevede l’utilizzo di filler di acido ialuronico, ed eventualmente di botox, per rimodellare profilo e forma del naso.
Se il profilo e la forma del naso non vi piacciono, il vostro Professionista di fiducia saprà consigliarvi sull’efficacia di questo trattamento per il vostro inestetismo.
Il rinofiller è infatti indicato per la correzione del gibbo (colloquialmente “gobba”) del profilo del naso, per alzare la punta qualora fosse proiettata verso il basso e per minimizzare il “naso a sella”.
Può essere utile anche nel correggere eventuali imperfezioni dovute ad una precedente rinoplastica.
Un’altra metodica non chirurgica che si sta affermando è l’utilizzo dei fili di sospensione per il rimodellamento del naso.
Al momento attuale la metodica è utilizzata principalmente per la correzione del “naso asiatico”, che presenta un ponte nasale schiacciato, un dorso nasale poco definito e la punta larga e priva di proiezione. In questo caso il trattamento combinato con fili riassorbibili di polidioxanone e filler di acido ialuronico sta quasi soppiantando le richieste di rinochirurgia.
Se l’inestetismo del profilo è piuttosto pronunciato come nel caso di un naso importante e voluminoso o nel caso in cui si associ una deviazione del setto nasale è necessario ricorrere alla rinoplastica o alla rinosettoplastica.
Ci sono due tecniche principali per eseguire l’intervento: rinoplastica aperta o chiusa. La differenza principale è che la rinoplastica aperta lascia una piccola incisione a livello della columella (subito sotto la base del naso) ma permette una miglior visione del campo operatorio, la tecnica chiusa non lascia invece cicatrici esterne ma richiede una notevole perizia da parte dell’operatore, in ogni caso sarà il vostro Professionista di fiducia a consigliarvi la metodica migliore per il vostro specifico inestetismo.
Un particolare difetto del naso è il rinofima. La rosacea causa, infatti, un’alterazione benigna ma progressiva e cronica che porta ad un ingrossamento sproporzionato del naso che appare bitorzoluto, bozzoluto ed arrossato; talvolta può determinare anche difficoltà respiratorie. Questa manifestazione interessa principalmente gli uomini di mezza età con notevole disagio psicologico. In questo caso ci si può avvalere della tecnologia laser chirurgica ablativa, una metodica sofisticata che permette la vaporizzazione delle ghiandole ipertrofiche ridonando un profilo quasi perfetto senza bisogno di ospedalizzazione.
La metodica laser frazionata può invece essere utile se la cute del vostro naso appare ispessita e con pori dilatati.
Mentre se il vostro volto si presenta spesso arrossato nella parte centrale un trattamento laser vascolare potrà rendere più chiaro e omogeneo il vostro incarnato.
Il dizionario definisce il naso come “struttura anatomica di protezione dell’organo dell’olfatto”, in realtà riveste anche una importante funzione estetica e psicologica; insieme al vostro Medico Estetico di fiducia potete con qualche piccolo accorgimento ottenere un naso gradevole che valorizzi il volto.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

pubblicato su MIA Magazine

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

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11
06.2021

Tra privato e professionale

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

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09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

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15
02.2021

Detox Time

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

14
12.2020

Il naso perfetto?

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

04
08.2020

Questione di … piedi

Labbra carnose, sottili, sorridenti, a cuore, arricciate, all’ingiù, rotonde, rosse, truccate …
Vogliamo dedicare queste righe alle labbra, al sorriso, alle smorfie nascoste dalle mascherine!

Siamo infatti fiduciosi che potremo tornare a sorridere liberamente, anche se per ora la mascherina è una protezione della quale è impensabile fare a meno!

Per avere labbra a prova di bacio sono importanti una detersione delicata e una idratazione mirata, infatti l’epitelio delle labbra ha delle caratteristiche specifiche, ben diverse dalla cute del volto.

Se nonostante le vostre cure e attenzioni lo specchio vi restituisce un’immagine che vi lascia insoddisfatti: labbra sottili, asimmetriche, non armoniche, tristi, è il momento di rivolgervi al vostro Dermatologo di fiducia che saprà consigliarvi i trattamenti più appropriati per un volto armonioso e sorridente.

Meglio resistere alla tentazione di portare la foto della vostra attrice preferita, il risultato migliore è infatti valorizzare i propri tratti mantenendo un aspetto naturale e armonico che enfatizzi la vostra unicità.

Se l’inestetismo delle labbra è legato a un difetto congenito come ad esempio nell’asimmetria delle labbra, nelle labbra sottili o irregolari, in tal caso anche i soggetti giovani possono ricorrere ai trattamenti estetici per armonizzare i tratti del volto. Per la correzione di questi inestetismi si utilizzano principalmente filler di acido ialuronico cross linkato in formulazioni specifiche per le labbra.

In alternativa si può utilizzare il lipofilling: viene prelevato del grasso da una sede corporea come l’addome e dopo opportuno trattamento viene reiniettato nella sede interessata per un risultato più duraturo.

Una tecnica iniettiva piuttosto nota è la Paris lip. Con questa tecnica viene rilasciato il riempitivo al limite tra cute e vermiglio.

Con la lip tenting invece si aumenta il volume di tutto il labbro con delle iniezioni trasversali di acido ialuronico. Altre tecniche prevedono l’infiltrazione lineare: viene rilasciata la sostanza iniettiva mano a mano si retrae l’ago o la tecnica seriale dove il materiale viene iniettato con più infiltrazioni.

A discrezione dello specialista può essere anche utilizzata una cannula in sostituzione dell’ago per rendere meno traumatica l’infiltrazione.

Molto più frequentemente le correzioni labiali sono legate all’invecchiamento con l’assottigliamento della cute o mucosa secca, labbra troppo sottili o “angoli all’ingiù”. Il vostro Specialista di fiducia saprà aiutarvi nel destreggiarvi tra tanti trattamenti diversi verso quelli indicati. Il “refresh lip” è un trattamento non riempitivo ma curativo, con effetto skinbooster per migliorare l’idratazione e la tonicità delle labbra. Il “filler lip volume” troverà indicazione qualora le vostre labbra siano particolarmente sottili e abbiano perso la definizione.

Ricordiamo inoltre che le procedure fin qui elencate prevedono l’impiego di un anestetico locale, solitamente lidocaina, che renderà il trattamento praticamente indolore.

Dopo le sedute possono comparire un lieve eritema ed edema delle zone trattate in alcuni casi qualche piccolo ematoma nel sito di iniezione che in 2/3 giorni di riassorbirà.

Se invece la vostra bocca non ne vuol sapere di sorridere e gli angoli si ostinano ad essere cadenti si può effettuare un piccolo intervento chirurgico: una piccola incisione, qualche punto di sutura e la vostra bocca tornerà a trasmettere buonumore!

Merita la nostra attenzione anche quella piccola porzione tra naso e labbro: l’arco di cupido, sembrerebbe infatti che la sua funzione sia solamente estetica.

Il lip-lift è un piccolo intervento che permette di sollevare il labbro superiore in maniera definitiva mettendo in risalto proprio il prolabio (arco di cupido). Tra le tecniche più recenti e innovative troviamo invece il rimodellamento del labbro effettuato con un nuovo filo elastico a due punte che non traumatizza i tessuti e si integra perfettamente nella cute.

Articolo di
Dott. Sebastian Laspina
Dott.ssa Silvia Codogno

Pubblicato su MIA MAGAZINE

21
01.2022

ILLUMINA LE FESTE!

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

13
12.2021

NUTRIRSI COSCIENZIOSAMENTE

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

11
10.2021

BODY RESHAPING – ORA

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

01
10.2021

REMISE EN FORME – WAKE UP YOUR BODY!

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

11
06.2021

Tra privato e professionale

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

09
04.2021

Nuova vita alle LABBRA

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

15
02.2021

Detox Time

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

14
12.2020

Il naso perfetto?

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

le tue labbra perfette
13
10.2020

Le tue labbra dovrebbero stare al Louvre

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

04
08.2020

Questione di … piedi

Con le prime giornate calde della stagione è probabile sentire a fine giornata i piedi gonfi e doloranti: perché non approfittare di un pediluvio con sali dal effetto lenitivo?

Ora ha chiesto a Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo, come trattare al meglio i piedi.
“Dopo la doccia è importante massaggiarli per alcuni minuti con creme a base di fitoestratti specifici come vita C ed È, ginkgo biloba, meliloto, ippocastano, rusco, centella , in modo da ridurre il gonfiore ed il ristagno di liquidi. Una volta alla settimana è utile ricorrere allo scrub per eliminare
le cellule morte ed avere una pelle più luminosa. In seguito si può applicare la crema idratante, in versione leggera, al mattino, mentre la sera si può approfittare per applicare un “calzino spa” ovvero calzini riempiti di crema idratante da tenere in sede tutta la notte”.
Quale l’aiuto dalla medicina estetica per avere piedi perfetti? “Ci risulta difficile pensare all’invecchiamento dei piedi, ma il tempo trascorre anche per loro: la cute diventa sempre più sottile, si riassorbe il tessuto ottocutaneo rendendo le vene ed i tendini più evidenti con un aspetto
complessivamente scarno e poco salutare. Per migliorare la texture e stimolare il turn over cellulare, contrastando anche le discromie si preferisce utilizzare delle sostanze chemoesfolianti particolarmente studiate per questo distretto particolare. A queste sedute di stimolazione chimica del derma si preferisce intervallare delle sedute di biostimolazione con prodotti contenenti acido ialuronico ed aminoacidi ed antiossidanti i in grado di idratare e curare il danno cellulare ossidativo. In casi di riassorbimento avanzato del tessuto grasso sottocutaneo si può ricorrere
all’impianto di dermal filler ovvero acido ialurico denso in modo da riarmonizzare i tessuti. In alternativa si può utilizzare l’impianto di grasso autologo (prelevato dal proprio corpo in altra sede)” conclude il dottore.
E se il nostro problema fosse la micosi ungueale? I trattamenti laser ci aiuteranno sicuramente ad avere unghie più belle.

Articolo di Veronica Balutto

per ORA

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