CENTRO LASER DERMATOLOGICO DOTT. LASPINA

ARTICOLI

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

11
10.2022

Stop the spot!

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Dopo la scorpacciata di sole, vento e altri agenti atmosferici, adesso la cute del viso e del corpo ha bisogno di essere riparata con delle cure extra. Ecco allora i consigli mirati per ricaricarla di energia, con nuove formule avanzate e una selezione di prodotti beauty da inserire nella tua routine autunnale.

Le vacanze estive sono finite da poco, eppure sembrano un lontano ricordo. Sono stati momenti di relax e riposo, per noi e per la nostra rigenerazione
di mente e corpo, ma per la pelle del nostro viso e del nostro corpo il periodo può essere risultato particolarmente stressante e gli effetti, inutile far finta di nulla, si vedono. Ecco perché alla fine dell’estate e durante tutto l’autunno è importante idratare e rigenerare la pelle, in modo particolare
quella del nostro viso, offrendole le sostanze che necessita. Il dottor
Sebastian Laspina, dermatologo e medico chirurgo estetico, dà ai nostri lettori qualche prezioso consiglio. «L’idratazione migliore è quella offerta da prodotti ad alta concentrazione di acido ialuronico e proteoglicani, principali componenti della matrice extracellulare assieme al collagene. È necessario ridurre lo stress ossidativo e stimolare la sintesi di collagene con la vitamina C, rigenerare in profondità la pelle mediante molecole naturali
con importanti azioni antiage come il Bakuchiol, adatta anche a pelli sensibili», sottolinea il Laspina.
«È buona norma poi rigenerare, esfoliare e rinnovare la pelle con retinolo a basso dosaggio». E poi non dimentichiamo di utilizzare sempre il filtro solare, almeno Spf 30, quando siamo fotoesposti!

Trattamenti da fare in ambulatorio

Dove il solo prodotto non bastasse a migliorare l’aspetto della nostra cute, il dott. Laspina propone qui di seguito i top 6 trattamenti per l’autunno:

  1. BIORIVITALIZZAZIONE
    mediante questa tecnica di trattamento iniettivo prevalentemente intradermico si vanno a stimolare le funzioni biologiche del fibroblasta,
    consentendo la produzione di collagene, elastina ed acido ialuronico,
    avendo come obiettivo una pelle più elastica compatta e luminosa.
  2. SOFT PEELING LEVIGANTE
    trattamenti di leggera esfoliazione ad azione levigante ed illuminante, indicati per pelli spente e/o atone utilizzando acido mandelico, o tricoloacetico tamponato, seguito dalla posa di una maschera idratante
    al collagene o, in caso di pelli sensibili, alle ceramidi.
  3. LASER FRAXEL
    con questa metodologia si producono molteplici colonne termiche che raggiungono il derma allo spessore desiderato dall’operatore. Il danno selettivo comporta una riparazione dei tessuti veloce e controllata, con un ripristino delle fibre di collagene ed elastina.
  1. MICRONEEDLING
    il danno a livello del derma è selettivo ed effettuato mediante finissimi aghi e il processo riparativo tissutale che ne consegue comporta una pelle più compatta, elastica e luminosa.
    Al trattamento fa seguito l’applicazione di un siero biorivitalizzante ricco di acido ialuronico e aminoacidi, il quale accelera i processi di guarigione
    e potenzia l’efficacia del trattamento.
  2. FOTORINGIOVANIMENTO LASER
    per il trattamento delle piccole discromie e per la tonificazione dei tessuti con il risultato di una pelle compatta e uniforme.
  3. LASER QSWITCHED
    per il trattamento delle lentigo solari e il controllo del melasma (associato alla terapia medica).

Articolo di Veronica Balutto
per Salute e Innovazione

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

11
10.2022

Stop the spot!

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Idratazione, esfoliazione e integrazione le parole d’ordine per mantenerlo

Un bel ricordo delle vacanze?
Sicuramente quel colorito dorato, uniforme che ci rende più sani.

Ora ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico qualche prezioso consiglio per una pelle dorata e invidiabile.

Quali le parole d’ordine?
“Idratazione, esfoliazione e integrazione.
L’esfoliazione è utile per eliminare le cellule morte dagli strati superficiali della cute rendendola più luminosa e uniforme”.

E come possiamo idratare al meglio la pelle?
“L’idratazione nei periodi precedenti all’esposizione deve essere finalizzata a rendere la pelle integra ed elastica ed è preferibile effettuarla con prodotti a base di acido ialuronico che idrata in profondità”.

E per mantenere un colorito bello e sano al più a lungo possibile?
“Docce veloci di acqua tiepida e detergenti delicati e, se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Importantissima l’alimentazione: verdura e frutta in abbondanza nella nostra dieta e bere tantissima acqua!
Creme idratanti per il corpo e, una volta alla settimana, uno scrub leggero per ridare omogeneità al colorito, mentre per il viso possiamo utilizzare fiale booster e sieri ad alto potere idratante per ripristinare l’integrità della barriera cutanea e contrastare così xerosi ed invecchiamento”.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

17
10.2022

Un colorito invidiabile

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

11
10.2022

Stop the spot!

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

05
09.2022

Ripartire in bellezza

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

05
08.2022

Protocollo anti macchie

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

I consigli del dermatologo per migliorare tono e colore della pelle.

Ognuno di noi ha qualche antiestetica macchia sul viso, ma come migliorare tono, colore e compattezza di una pelle effetto porcellana?

Ora ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

«Bisogna fare un’analisi accurata e personalizzata della pelle: le iperpigmentazioni possono essere superficiali o profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura personalizzati in grado di offrire risultati ottimali», sottolinea il dott. Laspina.
Alcuni anni fa sembrava tutto più difficile: peeling o laser miravano ad eliminare la melanina in eccesso, oggi, invece, si mira a preservare la salute della pelle a 360 gradi.

«A casa è importante avere una beauty routine adeguata, contando su un prodotto che esfoli delicatamente la cute. Per la cura domiciliare sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante ed idratante, acido salicilico il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico contribuisce ad inibire la produzione della melanina, l’esapeptide 2 ha una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina.
Altrettanto importante risulta la foto protezione con filtri UV ed idratare
efficacemente la pelle», conclude il dottore.

E come trattamenti medico estetici?
Dall’applicazione di creme schiarenti, ai peeling, alle maschere esfolianti, ai laser.
L’offerta è ampia.

Articolo di Veronica Balutto
per Ora Magazine

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

11
10.2022

Stop the spot!

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Come prolungare la tintarella e avere la pelle luminosa?

Le tre parole d’ordine sono: esfoliare, idratare e integrare.
In più, per mantenere viso e corpo in forma, serve imparare a gestire le emozioni ed evitare l’eccesso di stress.

Ritorno dalle vacanze: pronte per la solita routine?
Eh sì, sembra tutto così difficile ma anche quest’anno ce la faremo! Un bel ricordo dell’estate? Sicuramente quel colorito dorato che ci fa apparire più belle e radiose.
A questo proposito, Lei Style ha chiesto al dottor Sebastian Laspina, dermatologo e chirurgo estetico, qualche prezioso consiglio per una pelle in
forma dopo i bagni di mare e di sole.

Quali sono le parole d’ordine per la pelle al rientro dalle vacanze?
Esfoliazione, idratazione e integrazione.
L’esfoliazione serve a eliminare le cellule morte dagli stati superficiali della cute, rendendola più luminosa e omogenea. Meglio scegliere i detergenti con microgranuli estremamente delicati che svolgono dolcemente questa azione. Il consiglio per chi ha la pelle particolarmente delicata, per ottenere un leggero effetto scrub, è utilizzare spugne naturali o tessuti di cotone.

Parliamo di idratazione.
Se nei periodi precedenti all’esposizione è fondamentale per una bella abbronzatura, al rientro dalle vacanze serve per mantenere la pelle integra
ed elastica. L’ideale è utilizzare prodotti a base di acido ialuronico che, oltre a idratare, svolgono anche una potente azione anti-aging. Da non dimenticare che anche dopo l’estate è importante proteggere la pelle con schermi solari.

E gli integratori?
I supplementi apportano sostanze in grado di contrastare gli effetti dei radicali liberi, che sono tra i principali nemici della pelle.

Come far durare la tintarella il più a lungo possibile?
Fare docce veloci con acqua tiepida e usare detergenti delicati. Se la pelle è particolarmente provata dall’esposizione, preferire gli oli detergenti che reintegrano la barriera lipidica cutanea. Per il corpo, applicare tutti i giorni una crema idratante e una volta alla settimana fare uno scrub leggero
per ridare uniformità al colorito, mentre per il viso aggiungere fiale booster a creme e sieri ad alto potere idratante per contrastare meglio secchezza
e invecchiamento. Se fa ancora caldo, evitare gli ambienti con l’aria condizionata che tende a disidratare la pelle. E per finire, curare molto l’alimentazione: ricordarsi di mangiare verdura e frutta e di bere tanta acqua.

Articolo di Veronica Balutto
per Lei

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

11
10.2022

Stop the spot!

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Ne soffrono anche le persone magre, e non è un semplice inestetismo.
Parliamo di cellulite e di ritenzione idrica, diverse dai cuscinetti di grasso anche nel trattamento.

Cellulite e pelle a buccia d’arancia: chi è più a rischio?
La cellulite può essere descritta come un disturbo delle cellule del grasso che aumentano il loro volume. Nel farlo, rendono difficile la circolazione del sangue e della linfa. Pertanto, i tessuti, non ricevono un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti dal sangue, e l’organismo non riesce a riassorbire ed eliminare i liquidi che ristagnano sotto la pelle.
Da qui, la cosiddetta pelle a buccia d’arancia che può presentarsi anche
in persone magre. Tuttavia, l’eccesso di grasso corporeo ne favorisce l’insorgenza e la gravità. Infatti, la cellulite può dare, nei casi più
gravi, una sensazione quasi dolorosa di compressione alle gambe.
Le adiposità localizzate cioè gli accumuli di tessuto grasso in zone diverse del corpo, spesso fianchi, glutei, cosce, ginocchia, ma anche braccia e collo, non sono necessariamente associate a cellulite.

Cosa si può fare?
Il giusto trattamento di medicina e chirurgia estetica sulla base dell’inestetismo.
Laserlipolisi, carbossiterapia, radiofrequenza, laser e vacum sono i più usati; è importante sapere che per eliminare la cellulite e per rimuovere il grasso, i trattamenti non sono mai gli stessi.

Medicina estetica, meno invasiva di così…
Laserlipolisi
Sulla base del problema servono 1-2 sedute, una ogni 3 mesi. Usa una fibra ottica per ridefinire gradualmente il profilo corporeo.
Dieta sana e attività fisica prolungano gli effetti.
Tribodyshape
Agisce sulle cause di cellulite, pelle a buccia d’arancia e sulla lassità cutanea. Combina l’azione del laser a diodi che stimola la circolazione,
il raffreddamento, la radiofrequenza e il massaggio endodermico.

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

11
10.2022

Stop the spot!

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Come cancellare le antiestetiche macchie che tutti mal sopportiamo?
Lei Style ha chiesto preziosi consigli al Dott. Sebastian Laspina, medico chirurgo, specializzato in dermatologia.

“Il punto di partenza di un percorso adeguato, volto ad avere una pelle più bella e sana, è sicuramente valutarne lo stato di salute. Il medico esamina la pelle in profondità, valutando la grana, i pori, la presenza di sebo, le rughe e soprattutto le iperpigmentazioni, superficiali e profonde. L’aspetto diagnostico è un passaggio fondamentale che consente di offrire al paziente poi una serie di trattamenti su misura, personalizzati, in grado di offrire risultati ottimali”, sottolinea il Dott. Laspina.

Attualmente le terapie che eliminano le macchie si sono evolute moltissimo. Alcuni anni fa si parlava solo di peeling o laser per l’eliminazione di melanina in eccesso, oggi si eseguono trattamenti che migliorano complessivamente le condizioni di salute della pelle. “Nella progettazione del piano terapeutico, innanzitutto, occorre tenere presente l’eziopatogenesi delle macchie le quali possono essere conseguenza di un naturale del processo di invecchiamento, l’esposizione solare, le lampade solari, un’iperproduzione di melanina e molte altre cause”, precisa il dottore.

La beauty routine è fondamentale nel trattamento delle macchie: a domicilio vanno applicati cosmetici dall’azione schiarente.
“Momento da non trascurare è quello della detersione del viso, scegliendo con cura il prodotto da utilizzare, il quale deve esfoliare delicatamente la cute. Per la cura domiciliare, sono consigliabili prodotti a base alfaidrossiacidi con funzione esfoliante e idratante, acido salicilico, il quale favorisce la rigenerazione cellulare e dona luminosità, l’acido cogico che contribuisce a inibire la produzione della melanina, l’esapeptide -2 che invece si caratterizza per una rapida azione schiarente e riduce la sintesi della melanina. Altrettanto importante, risulta la fotoprotezione con filtri UV e idratare efficacemente la pelle”, conclude il dottore.

Ma quali trattamenti medico estetici nello specifico?
– Applicazione topica di preparati farmacologici ad azione schiarente: idrochinone, acido retinoico, acido tranexamico, resorcina etc.
Peeling / micropeeling: peeling molto soft, utilizzati per eliminare in maniera gentile la componente pigmentata più superficiale. Si utilizzano peeling di acido salicilico, acido lattico, resorcina o jessner peel. Si eseguono 3-4 sedute intervallate da 1 mese.
Dermamelan: è una maschera con effetto esfoliante che si applica in studio per macchie più profonde e viene tenuto in posa per circa 6-8 ore, una sola seduta.
Laser Q-switched/PicoLaser: grazie all’effetto di fototermolisi selettiva, questo laser è in grado di frammentare bersagli come cellule superficiali contenenti melanina; le strutture adiacenti rimangono inalterate.
Laser frazionato, non ablativo: è in grado di creare dei micro canali termici che stimolano la rigenerazione della pelle. Si dimostra molto efficace nel ridurre le macchie e i pori dilatati per migliorare visibilmente la grana della pelle e il suo colorito.
Sistema IPL: utilizza una sorgente di luce per il trattamento di macchie da esposizione solare. Questo trattamento schiarisce le macchie e migliora la texture della pelle con un effetto di fotoringiovanimento complessivo.
Hollywood peel: un’integrazione tra gel di microparticelle di carbonio e luce di laser a basse energie, per una pelle compatta, uniforme e luminosa.
Jalwhitening: un protocollo combinato tra trattamento delle iperpigmentazioni, molto utile nel melasma che prevede alcune sedute infiltrative di acido ialuronico ad elevato peso molecolare, combinato con 8 agenti depigmentanti, vitamine e amminoacidi.

Articolo di Veronica Balutto
Per Lei Style

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

11
10.2022

Stop the spot!

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Effetto Zoom:
1 uomo su 4 in periodo di lockdown ha chiesto una consulenza di medicina e chirurgia estetica.

«Filler, botox e medicina estetica contro la calvizie non sono più un segreto per i maschi. Ma tra i trattamenti più richiesti nel 2021 ci sono anche la blefaroplastica, e i trattamenti di medicina estetica per ringiovanire lo sguardo – spiega il dottor Sebastian Laspina -.

Occhiaie e zampe di gallina, insieme a palpebre cadenti sono l’effetto dell’invecchiamento della pelle del volto, che per forza di gravità e perdita di tono, tende a scendere verso il basso. Uno speciale acido ialuronico formulato per rigenerare e proteggere le cellule del derma del contorno occhi, cancella le occhiaie e stabilizza gradualmente il risultato, mentre per le zampe di gallina, una piccola quantità di botox aiuta a rilassare la zona
delle tempie prevenendo anche la formazione delle rughette.
Per le borse, per le palpebre molto cadenti o per un eccesso di pelle, invece, meglio pensare alla chirurgia estetica con la blefaroplastica».

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

11
10.2022

Stop the spot!

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Trattamenti combinati, effetti sinergici, risultati duraturi.

Questa è la Medicina Estetica ad elevata tecnologia anche nei materiali.

Intervista al dottor Sebastian Laspina, del Centro Laser Dermatologico Laspina di Udine.

Nella sua medicina estetica c’è tanta tecnologia innovativa. Perché?
Trattamenti Laser e device iniettivi di ultima generazione rappresentano strumenti che, unitamente alla scelta dei migliori filler e biorivitalizzanti
sul mercato, permettono di essere sempre più performanti nella cura e nel benessere della persona. Il futuro della Medicina Estetica sarà sempre più legato alla tecnologia, e alla tecnologia Laser in particolare, da affiancare ai trattamenti con filler a base di acido ialuronico, e tossina botulinica.

Cosa vuol dire trattamenti combinati?
Viso e l’invecchiamento cutaneo richiedono uno studio da molti punti di vista per riuscire a vedere il “quadro” nel suo complesso. Dove le rughe di
espressione sono più marcate, è più utile il botox per attenuarle senza perdere la normale espressività. In zone specifiche del volto, filler di acido ialuronico di ottima qualità e altamente performante, dà al “quadro” un effetto naturalmente liftato e più rilassato. In associazione a Laser frazionato o a luce pulsata, grazie a microlesioni controllate del derma provocate dal calore della luce Laser, la pelle risponde producendo collagene, diventando così più luminosa e dalla texture levigata.


Tutto in una sola seduta?
Sì per filler e botox, per ridurre da subito le piccole rughe e migliorare luminosità, idratazione e compattezza della pelle. Durante il tempo di attesa per il riassorbimento dei filler da parte dell’organismo, il Laser aiuta a potenziare e prolungare in modo sinergico i risultati dei filler, mentre per il collo possono aiutare i biorivitalizzanti. Consiglio di programmare per tempo i trattamenti combinati, lasciandosi guidare dall’esperienza e professionalità del medico e chirurgo estetico.


Controindicazioni?
L’esposizione solare immediata post-laser, ma poche controindicazioni dopo filler e botox.

6-15 mesi è il tempo da attendere tra un filler e l’altro, per il completo riassorbimento dall’organismo. Con il Laser frazionato, però, il risultato dura di più.

Filler e botox insieme:
quanto durano i risultati?
I risultati non sono permanenti: a seconda della sostanza utilizzata la durata dell’effetto varia da qualche mese ad oltre un anno.

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

11
10.2022

Stop the spot!

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Era il 1964: il primo laser dermatologico a CO2 riuscì a sviluppare un’energia sufficiente alla vaporizzazione dei tessuti biologici.
Da allora ne abbiamo fatta di strada.

Come può un fascio di luce impalpabile, nelle mani di un medico esperto, tagliare, rimuovere, rigenerare, stimolare, curare e ringiovanire la pelle?
La luce del Laser non è una fonte luminosa normale, ma sfrutta particolari onde elettromagnetiche pure, parallele tra loro e della medesima lunghezza, che canalizzate dal manipolo dell’apparecchiatura Laser, possono essere indirizzate su bersagli anche infinitamente piccoli a scopo correttivo, dermatologico ed estetico.

Perché esistono tanti tipi di laser diversi?
La luce Laser agisce a intensità e frequenze diverse, e per ciascuna ci sono selezionate e specifiche indicazioni.L’apparecchiatura Laser è realizzata per emettere un certo tipo di luce, ad esempio, che viene assorbita dall’emoglobina presente nel sangue per coagulare e chiudere vasi e capillari senza danneggiare la pelle. Ad altre intensità e frequenze, la luce Laser può intercettare e rimuovere in modo selettivo un pelo, cancellare una macchia cutanea o rigenerare la pelle di una cicatrice. Altri Laser, invece, rimuovono, coagulano e rigenerano, insieme.
I Laser sono tanti e diversi anche nel numero di sedute e negli effetti sulla pelle.


+ Ad ogni stagione il suo trattamento

1  autunno – inverno
è il momento giusto per tutti i Laser viso, gambe, corpo e luce pulsata. Il motivo? Si riduce il rischio di iperpigmentazioni post-laser da sensibilizzazione della pelle.

2 primavera – estate
l’estate è off limits per molte delle terapie dermatologiche laser, ma fino a giugno è ancora possibile sottoporsi ai Laser per l’epilazione, con Laser specifici altamente performanti.

14
11.2022

è autunno anche per la pelle

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

17
10.2022

Un colorito invidiabile

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

11
10.2022

Stop the spot!

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

05
09.2022

Ripartire in bellezza

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

23
08.2022

Cellulite, pelle a buccia d’arancia, e cuscinetti di grasso

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

05
08.2022

Protocollo anti macchie

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

23
06.2022

I più richiesti: Per lui

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

14
06.2022

Tutti per uno: Laser, filler, botox insieme per una bellezza unica

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

31
05.2022

La verità sulla luce che fa bella la pelle

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

18
02.2022

Il senso della medicina: Parlare con la verità

Intervista al Dr. Francesco Idone

Lo Studio Laspina si avvale di collaborazioni importanti nell’ambito di vari settori. Quest’uscita è dedicata ad un personaggio di rilievo nel mondo della chirurgia plastica, il dott. Francesco Idone, che racconta ai lettori di Mia Magazine il suo modo di vedere la medicina. All’insegna dell’alta
professionalità.


Il Dr. Francesco Idone, Chirurgo Plastico di spessore Internazionale, plurispecialista e plurititolato certificato, ha conseguito specializzazioni da Parma, Bologna e Modena, fino ad Helsinki e Berna.
A completamento della sua formazione, la specializzazione americana in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Guadalajara, in Messico, considerato il migliore centro di formazione in Chirurgia Estetica al
mondo. Ha operato in 10 paesi, in 3 continenti.


Un viaggio intorno al corpo quello che propone a Mia Magazine: il Dott. Idone, specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, grazie alla sua professionalità, tratta le problematiche di tutto il corpo, dalla chirurgia del volto, della mammella per la chirurgia estetica, biorivitalizzanti, botulino e filler per la medicina estetica.


Come è cambiato secondo lei il mondo della chirurgia estetica negli ultimi anni?
E’ un mondo in espansione: negli ultimi 10 anni vi è stato un aumento del 200% a livello di interesse per questo settore. L’attenzione si è spostata non sono sull’estetica fine a sé stessa, ma su un concetto ampio di estetica legata al benessere, dove al centro c’è, prima di tutto, la salute generale
del paziente. Una sorta di rivoluzione copernicana!


E cosa è veramente cambiato da 10 anni a questa parte nel mondo della chirurgia estetica?
Un paziente, oggi, è decisamente più fortunato. In tutti i campi, ma, soprattutto, quello della medicina, l’evoluzione è immediata: oggi c’è innovazione, frutto della ricerca di diversi anni, nei materiali e, di conseguenza, i prodotti sono più performanti. In generale c’è anche più ricerca anatomica e tutto va a vantaggio del paziente.

Ci può fare un esempio?
Prendiamo come esempio i filler di acido ialuronico. Si tratta di iniezioni di acido ialuronico modificato.
Grazie alle loro spiccate qualità viscoelastiche questi filler correggono il difetto estetico con un’azione riempitiva-volumizzante, che conferisce sostegno dermico. Inoltre, l’acido ialuronico può espletare un effetto idratante e biostimolante (i frammenti di acido ialuronico sono in grado di stimolare l’attività dei fibroblasti, che aumenteranno la sintesi di collagene, elastina e acido ialuronico). L’acido ialuronico è una molecola chiave nell’idratazione della pelle. La funzione principale dell’acido ialuronico è ritenere acqua: fino a 1.000 volte il suo peso (o addirittura 6.000 volte secondo altre fonti). Grazie alle sue dimensioni macromolecolari e alla spiccata igroscopicità e viscoelasticità, l’acido ialuronico mantiene uno spazio extracellulare idratato e stabile, dove le cellule, il collagene, le fibre di elastina e altri componenti della matrice extracellulare sono saldamente
mantenuti. La ricerca in questo ambito si è evoluta in maniera esponenziale; i laboratori producono diverse molecole di acido ialuronico in base al sito dove vengono impiantati. Fino a non molti anni
fa su tutti i distretti del viso, veniva impiantata la stessa molecola, ora invece, ad esempio, il filler per le labbra è diversa da quello per lo zigomo. Quindi anche il risultato finale risulterà essere, oltre che
più naturale, più curato e definito. Chiaramente l’evoluzione dello strumento deve essere seguito dalla tecnica più idonea e precisa.

Qual è secondo lei una delle scoperte più importanti nell’ambito della chirurgia estetica degli ultimi anni?
Prima del 2007 si concepiva il viso come un’unica massa, poi piano piano si è arrivati all’evoluzione della compartimentazione. Quale il concetto a fondamento? Il grasso del viso è diviso in tante parti ed ognuna di queste ha un’evoluzione diversa nell’invecchiamento; ossia segue dei principi
anatomici ben definiti. Questi principi anatomici sono gli stessi in tutti gli esseri umani, indipendentemente dalle razze (con qualche eccezione), dal sesso, dall’età…
Per cui è necessario trattare ogni area in modo diverso!


Come si chiama questa tecnica nello specifico e quale il suo obiettivo?
Ho brevettato il MOSAIC FACE ™ che è la più grande scoperta degli ultimi 20 anni nel ringiovanimento non chirurgico del viso: permette, con tecniche minimamente invasive, di ripristinare i volumi persi a causa dell’atrofia tissutale tipica del passare degli anni. Il risultato è un ringiovanimento naturale, ma al tempo stesso efficace e duraturo. La scoperta è stata individuare un comune denominatore anatomico alla base del processo di invecchiamento: ciò ha reso possibile il mettere a punto un sistema di trattamento standardizzato, ma personalizzabile in base al grado di invecchiamento, ed in base alle esigenze di ogni singolo paziente. Nello specifico: in un viso giovane le varie subunità appaiono in armonica continuità tra di loro, con l’invecchiamento invece, cominciano a demarcarsi i confini tra subunità contigue e compaiono solchi e rughe che
fanno si che il viso perda l’armonia tipica di un viso giovanile.

Il nostro viso quindi come un mosaico?
Esatto il viso invecchiato è un vero mosaico, è una tessera anatomica (subunità anatomica)… tenga presente l’immagine dei continenti che si staccano dalla terra. L’idea rende: accade lo stesso tipo di processo. In MOSAIC FACE le varie sub-unità si esprimono come fossero le tessere di un
mosaico. Cosi, ad esempio, la cute della palpebra inferiore comincia ad essere separata dalla cute della parte centrale del viso, da un solco che può essere più o meno profondo a seconda dei casi.

Parliamo ora di mastoplastica. Ci racconti come è evoluta negli ultimi anni?
Personalmente mi occupo di mastoplastica additiva, ossia la tecnica che consente di aumentare la taglia del proprio seno, ed è l’intervento di chirurgia plastica più eseguito al mondo. La mastoplastica riduttiva invece è l’intervento volto a ridurre il volume del seno e migliorarne l’estetica in presenza di un seno troppo voluminoso e cadente o che presenta una asimmetria mammaria.
La mastopessi è, invece, il risollevamento del seno nel caso in cui sia necessario sollevare un seno cadente o ridurre e modificare la
forma e le dimensioni dell’areola. In generale, oggi, le chirurgie mammarie vengono fatte con anestesie in sedazione con tecniche meno invasive rispetto anni fa. Le protesi oramai sono di quinta generazione: hanno un Gel ergonomico che si adatta ai movimenti della paziente. Il Gel di silicone è il materiale con il quale la protesi è realizzata: più ergonomico è e, più la convivenza con il paziente si rivelerà un successo.


Quale il suo personale consiglio?
Mettersi sempre nelle mani di professionisti che hanno competenza, esperienza, profonda conoscenza anatomica. Purtroppo, anche nel nostro mondo, si trova tanta superficialità e marketing. Personalmente credo nella preparazione, nella serietà e, soprattutto, nel rispetto delle esigenze del paziente. Spesso noi medici non siamo capaci di “metterci dall’altra parte”,
dimenticandoci che i pazienti sono in grado di informarsi, anche magari non correttamente, su vari canali. Ma è sempre meglio farsi una domanda in più, piuttosto che una in meno: faccio parte anche della commissione IMCAS dove vengono analizzate le complicanze nella chirurgia estetica
provenienti da tutto il mondo. Purtroppo l’impianto di filler da parte di personale medico non adeguatamente qualificato, sta facendo registrare un aumento delle complicanze, anche gravi.


E come si può far vincere questa paura nei confronti della chirurgia estetica?
Credo che il nostro compito di professionisti, di medici, sia parlare con la verità. Infatti, se una persona non è convinta di sottoporsi ad un intervento chirurgico, quello non è il momento giusto per farlo. E tantomeno per suggerirlo o spingerlo.
Non si deve vincere la diffidenza.
E’ opportuno che il paziente abbia consapevolezza della causa
del suo inestetismo e che partecipi alla soluzione dello stesso. Non tutti possono affrontare tutti i tipi di intervento. Noi abbiamo una grossa responsabilità a livello morale. Io mi metto sempre nei panni del paziente: è necessario che capisca le cause anatomiche del suo inestetismo.
Il nostro lavoro utilizza i principi dell’Evidence Base Medicine, la medicina basata sull’ evidenza scientifica. Lavoro sempre con lo specchio: ad esempio: si analizza la ruga insieme al paziente. Si discute la causa ed il rimedio (la mia esperienza): il paziente partecipa attivamente al suo problema e al modo in cui si può risolvere.


Qual è secondo lei il trattamento più impegnativo?
Ritengo che tutti gli interventi siano allo stesso modo impegnativi. In ogni piccolo gesto o intervento ci sono tante cose da considerare. Il filler è impegnativo come una mastoplastica additiva. Non bisogna mai sottovalutare nessun aspetto, in nessuna tipologia di intervento.
In questo mestiere c’è solo la “giusta cosa” da fare: abbiamo un seno cadente? Bisogna sollevare.

Un bellissimo viaggio intorno al corpo, fatto di professionalità, concretezza e alti valori morali.
Questo è il vero punto di partenza della medicina. Grazie Dott. Idone.


Il compito della chirurgia estetica è quello di correggere e migliorare l’aspetto fisico, agendo su determinati difetti o imperfezioni del corpo. Con l’ottica di ristabilire l’armonia del corpo, in totale rispetto della fisionomia dei pazienti. Ma, in un mondo in cui, ancora troppo spesso, vince lo stereotipo, è importante guardarsi allo specchio ed apprezzarci. La perfezione assoluta sarà sempre una chimera, ma sta a noi capire cosa siamo, cosa saremo e cosa vorremmo essere. Poi arrivano i medici, i professionisti, che riescono a tradurre i nostri pensieri in realtà e raccontarci anche storie meravigliose di persone che, tramite interventi più o meno invasivi, hanno ritrovato il sorriso.

Testo a cura di Veronica Balutto e consulenza del Dott. Sebastian Laspina

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